Presentazione
Durata
dal 2 Maggio 2022 al 30 Giugno 2023
Descrizione del progetto
1 INCONTRO CYBERBULLISMO-GENITORI
2 INCONTRO CYBERBULLISMO-GENITORI
– BREVI INFORMAZIONI SU BULLISMO E CYBERBULLISMO
– BRIEF INFORMATION ABOUT BULLYING AND CYBERBULLYING
– BRÈVES INFORMATIONS SUR L’INTIMIDATION ET LA CYBERINTIMIDATION
– BREVE INFORMACIÓN SOBRE EL ACOSO Y EL CIBERACOSO
– موجز عن التنمر والتنمر الإلكتروني
Il progetto, come anticipato in modo dettagliato, mira a creare una rete tra scuola, famiglia, studenti e terzo settore finalizzata a lavorare in modo concreto sulla prevenzione e sul contenimento del bullismo e del cyberbullismo, a far sì che gli obiettivi proposti non restino una sterile dichiarazione di principi scontrandosi con la dura realtà del fenomeno dilagante, ma che riescano a produrre qualche evidenza di efficacia. Prevenire significa offrire gli strumenti, “la cassetta degli attrezzi della resilienza” a tutte le persone impegnate a vario titolo con i minori per osservare e ascoltare, comprendendo, e per intervenire in modo immediato ed incisivo, ciascuno nel proprio ruolo, senza delegare rimpallando le responsabilità gli uni con gli altri, in quanto i minori di oggi sono le donne e gli uomini di domani ed è quindi un nostro dovere affiancarli e sostenerli nel percorso di crescita. La stessa “cassetta degli attrezzi della resilienza”, adattata all’età degli studenti, va “riempita” insieme a loro per renderli consapevoli e autonomi nel momento in cui si dovessero trovare ad affrontare tali situazioni e a dover operare delle scelte urgenti e indifferibili.
Al fine di coinvolgere gli studenti delle classi prime, riprendendo le considerazioni precedentemente esposte sugli interessi e le abilità informatiche e virtuali degli studenti, è necessario confrontarsi sul loro territorio dimostrando da parte dei docenti un’adeguata competenza per coordinare le attività organizzate come segue:
· attivazione di un laboratorio digitale nel quale tramite l’utilizzo dei social network e di internet vengano ricercati casi italiani e stranieri di bullismo e cyberbullismo e le relative conseguenze, per contrastare il disimpegno morale (“non è così grave perché lo fanno tutti”) e aumentare la responsabilità personale;
· presentazione e commento della normativa che regola e punisce i casi di cyberbullismo;
· potenziamento delle abilità sociali degli studenti, cioè della capacità di rapportarsi efficacemente con gli altri attraverso la strategia dell’apprendimento cooperativo all’interno di un laboratorio dedicato alla stesura di un testo, di una pubblicità progresso, di un video, di una canzone sul tema, di cineforum (Wonder, Cyberbully, Joe Bell…);
· rappresentazione teatrale di un testo costruito in classe in cui episodi di bullismo e di cyberbullismo vengano riproposti con lo scambio dei ruoli per stimolare la comprensione delle sofferenze vissute e l’autoregolazione delle emozioni, per stimolare l’empatia, cioè la capacità di mettersi nei panni dell’altro per rendersi conto che la derisione, la denigrazione, l’offesa, la persecuzione, tanto più se diffusa sul web, provocano ansia, sofferenza, apatia fino a giungere, alla depressione, all’anoressia/bulimia, all’autolesionismo e a tendenze suicidarie;
· utilizzo dei social network per mettere in rete tutte le attività svolte, creando pagine di dibattito e confronto gestito dagli studenti in collaborazione con i docenti e con alcuni genitori disponibili.
Per indurre i genitori stranieri (Marocco, Ghana, Senegal, Costa d’Avorio, India, Pakistan, Bolivia, Romania, Albania, ecc.…) alla partecipazione al percorso di conoscenza del fenomeno saranno coinvolti i mediatori culturali di più lingue e saranno elaborati dei fascicoli e dei dvd di approfondimento; seguirà una giornata formativa in un centro educativo con genitori, mediatori, docenti ed esperti dove ci si confronterà sui contenuti appresi, sulla loro interiorizzazione e si individueranno azioni successive.
Obiettivi
Il progetto persegue tre obiettivi generali, tra loro interconnessi:
1) sensibilizzare gli studenti sui temi dell’educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva come requisito indispensabile per facilitare il passaggio dal senso di sé, della propria centralità, conquistata e sostenuta anche in modo negativo e prevaricatore, al senso di comunità come rispetto e tutela dei diritti di chiunque. Una particolare attenzione va dedicata al riconoscimento della ricchezza delle diversità provenienti dal mondo della disabilità, degli studenti di altre nazionalità e, più in generale, degli studenti portatori di bisogni educativi speciali, concorrendo a sviluppare l’inclusione, la cura, l’accettazione, la condivisione e il rispetto della molteplicità dei punti di vista degli studenti qualunque sia la loro provenienza, estrazione sociale e culturale, situazione psicofisica ed emozionale;
2) implementare la partecipazione dei genitori, supportati dai docenti, per creare empatia, valorizzare relazioni solidali, condividere esperienze finalizzate a diffondere conoscenza e consapevolezza della gravità del bullismo e del cyberbullismo e dell’importanza che si costituisca una rete di sostegno che veda impegnati docenti, genitori e terzo settore per sviluppare fattori protettivi e attivare nuovi stili educativi;
3) individuare precocemente i segnali di pericolo da parte dei docenti che, già formati sulla tematica, devono saper cogliere nelle singole classi le situazioni di disagio e di malessere, le particolari vulnerabilità e fragilità che possono rendere uno studente “vittima” prescelta e quelle criticità personali e familiari che possono trasformare uno studente in “bullo e cyber bullo”, senza prescindere da eventuali indicazioni di pericolo provenienti dai genitori e dagli studenti stessi.
Luogo
Via Ozanam, 27 Bergamo
In collaborazione con
PERSONE COINVOLTE
Prof. Dario Conte: Referente di progetto, gestione, monitoraggio e valutazione degli esiti del progetto.
Prof. Andreas Pintori: Attivazione di un laboratorio digitale nel quale tramite l’utilizzo dei social network e di internet vengano ricercati casi italiani e stranieri di bullismo e cyber bullismo e le relative conseguenze. Attivazione di un laboratorio dedicato alla stesura di un testo, di una pubblicità progresso, di un video, di una canzone. Rappresentazione teatrale.
Prof. Giovanni Scaccianoce: Attivazione di un laboratorio digitale nel quale tramite l’utilizzo dei social network e di internet vengano ricercati casi italiani e stranieri di bullismo e cyber bullismo e le relative conseguenze. Attivazione di un laboratorio dedicato alla stesura di un testo, di una pubblicità progresso, di un video, di una canzone. Rappresentazione teatrale.
Prof.ssa Patrizia Gentile: presentazione e commento della normativa che regola e punisce i casi di cyberbullismo. Rappresentazione teatrale.
Prof.ssa Monica Albanese: Rieditazione di un breve testo televisivo/teatrale/cinematografico sul tema. Rappresentazione teatrale.
Persone coinvolte esterne
ODV “Mario Conte per i Diritti dimenticati”: l’esperienza poliedrica dell’associazione del terzo settore, che opera sul campo, si mette al servizio della realtà scolastica per concorrere a valorizzare le pregresse competenze dei docenti in modo che incrocino i bisogni dei genitori, riconoscendosi tutti connessi per il perseguimento di un medesimo obiettivo attraverso una formazione via meet, in presenza e la pubblicazione di slide e informazioni in alcune lingue non italofone. Casi e situazioni in essere saranno affrontate attraverso colloqui e interventi personalizzati.
dott.ssa Valeria Trabattoni: Creazione e moderazione di una pagina Facebook e Instagram.
Partecipanti
Si è scelto di indirizzare il progetto agli studenti delle classi prime e alle loro famiglie, quindi ad una platea di circa 200 minori per i seguenti motivi:
- l’età compresa tra i 14 e i 16 anni, considerato anche il tasso di ripetenza e la provenienza da Paesi extracomunitari che hanno necessitato di far sedimentare sia un più adeguato apprendimento della lingua italiana (parlando in famiglia solo le lingue e i dialetti natii), sia i contenuti specifici delle discipline previste nel curricolo;
- la provenienza da oltre trenta comuni della bergamasca con una distanza tra gli 8 e i 30 km, con tutte le problematiche connesse al passaggio dalla vita del piccolo centro con i suoi punti di riferimento, le conoscenze e amicizie condivise ed anche la possibilità di controllo da parte delle famiglie, a quella del capoluogo di provincia dove le frequentazioni diventano molto più ampie, più variegate e, spesso, portatrici di stimoli e suggestioni molto più ambigue e pericolose;
- il passaggio non indolore dalla scuola secondaria di primo grado ad un Istituto professionale e di IeFP, dove l’imprescindibile attenzione alla persona si deve necessariamente coniugare con l’ottemperanza ad obiettivi didattico-formativi specifici e dettagliati.
Il fatto che il progetto sia indirizzato alle classi prime non esclude che si interverrà anche in altre classi che manifestino bisogni specifici nel contrasto al bullismo e al cyberbullismo.